Uno strumento da conoscere ed allenare: il pavimento pelvico
Il nostro
corpo è l’espressione armonica del lavoro coordinato di muscoli, apparati,
organi e visceri, siano questi visibili come un braccio o nascosti come il
pavimento pelvico. Detto anche perineo, dal greco peri-naos ossia porta del tempio, è l’insieme di
muscoli, membrane e legamenti (superficiali e profondi) che formano una rete
romboidale estesa tra l’osso pubico ed il coccige, che chiude in basso
anteriormente la cavità addominale e pelvica. Questa zona interviene nella
minzione, nell’evacuazione, nella ritenzione, nella sessualità, durante il parto
e la gravidanza. Ad oggi, secondo i dati del sistema sanitario nazionale, ben
il 25% delle donne soffre di disfunzioni pelviche e si arriva a un 50%
considerando quelle che non lo dichiarano, infatti per molte risulta difficile
parlarne poiché si entra in una sfera intima ed affettiva. Il numero aumenta
poi con l’età, in presenza di malattie, in conseguenza di traumi fisici (incidenti,
parti..), in caso di patologie (metaboliche, ipertensione, depressione,
diabete..).
Per molto tempo
al pavimento pelvico non è stato dato il giusto peso come fattore influente sul
benessere femminile , e solo recentemente è stato riconosciuto il ruolo fondamentale
che ha sulla salute della donna. Oggi si cerca di sensibilizzare ed istruire le
ragazze e le donne di tutte le età sull’importanza di mantenerlo tonico ed
attivo, per favorire il benessere globale e prevenire diverse disfunzioni, tra
cui le più note e diffusesono:
-Prolassi degli organi vescica, utero e retto;
-Incontinenze: urinaria, mista, fecale, da sforzo (starnutire, tossire, correre, saltare), da urgenza;
-Problemi sessuali (dolore, calo del desiderio, orgasmo);
-Disfunzioni pelviche causate da una postura scorretta, ipotonia o ipo-contrattilità del pavimento pelvico, infezioni ricorrenti alle vie urinarie, gravidanze e parti, squilibri ormonali, sovrappeso.
I motivi sopra
elencati costituiscono una ragione sufficiente a indurre ognuna di noi a
interrogarsi sulla consapevolezza che abbiamo del nostro pavimento pelvico,
capire se è tonico, se lo usiamo correttamente, se lo sappiamo allenare e se lo
facciamo in modo corretto. La rieducazione di questo muscolo è benefica a tutte
le età, ed è da considerarsi prima di tutto uno strumento preventivo, poi una
risorsa utile in caso di problematiche esistenti: una pelvi tonica ed allenata
agisce sul benessere fisico e mentale della donna, ne aumenta la qualità della
vita, l’autostima, la confidenza con il proprio corpo. E’ una vera e propria panacea. -Prolassi degli organi vescica, utero e retto;
-Incontinenze: urinaria, mista, fecale, da sforzo (starnutire, tossire, correre, saltare), da urgenza;
-Problemi sessuali (dolore, calo del desiderio, orgasmo);
-Disfunzioni pelviche causate da una postura scorretta, ipotonia o ipo-contrattilità del pavimento pelvico, infezioni ricorrenti alle vie urinarie, gravidanze e parti, squilibri ormonali, sovrappeso.
Un buon
pavimento pelvico infatti favorisce il sostegno e la sospensione degli organi
interni alla pelvi, influenza le capacità contrattile e rilassante degli
sfinteri (uretrali e ano-rettali) agendo sulla continenza. E’ noto il suo ruolo
attivo in gravidanza, tanto da essere soprannominato organo della nascita, sostiene il bambino durante i 9 mesi di
gestazione ed interviene durante il travaglio e il parto. Non da ultimo è il
ruolo chiave che il perineo gioca nella percezione sessuale: una muscolatura
normo-tonica favorisce la sensibilità vaginale e il raggiungimento dell’orgasmo.
Passando
all’atto pratico, va ricordato che questo muscolo lavora in sinergia con
l’intero nostro corpo, in particolare con i muscoli addominali, i glutei e gli
adduttori, quindi risultati ottimali si avranno quando l’allenamento sarà
globale, a 360°. Le proposte oggi sono diverse: si va da corsi specifici sul
pavimento pelvico, a discipline come il Pilates e lo Yoga particolarmente
sensibili alla tonificazione di quest’organo inserendolo in un allenamento
globale, o esercizi da eseguire in autonomia, famosi sono quelli proposti da
Kegel. Per molte, inizialmente risulterà difficoltoso sentire e capire come
contrarre il pavimento, ma non demordete: una volta che si è presa confidenza,
potrete allenare questo muscolo ovunque ed in qualsiasi momento della giornata.
I movimenti sono da eseguire con la vescica vuota, vanno fatti in modo controllato, alternando
fasi di contrazione a fasi rilascio (ognuna della durata di 5-10 secondi), per più
volte al giorno.
Visto siamo
tutte diverse fisicamente e abbiamo livelli differenti di percezione e uso del proprio corpo, consiglio di fare
una visita iniziale valutativa dal proprio ginecologo o ostetrica, poi di affiancarsi ad un professionista nella
fase iniziale, e solo successivamente eseguire gli esercizi indicati in
autonomia, così da ottenere i massimi benefici.
Veronica Casilli
Biologa, Consulente nutrizionale
veronica.casilli@hotmail.it
Veronica Casilli
Biologa, Consulente nutrizionale
veronica.casilli@hotmail.it
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