La meditazione è la risposta al declino cognitivo?


In uno studio approvato dal Dalai Lama, le persone che regolarmente meditavano sono state seguite per 7 anni. Gli autori concludono che la meditazione può migliorare le capacità mentali e proteggere dal declino cognitivo legato all'età.
Invecchiando, la nostra capacità cognitiva scivola lentamente. I deficit che ne risultano potrebbero influire sul ragionamento, la memoria e la velocità di elaborazione, tra le altre cose e possono anche influenzare la nostra capacità di concentrazione e focalizzazione.Dal momento che le persone in occidente stanno vivendo una vita più lunga, i ricercatori desiderano trovare i  modi per mantenere il nostro cervello sano e vigile più a lungo.
Per aiutarci a mantenere un forte focus, gli scienziati hanno sperimentato una serie di potenziali interventi - inclusi programmi di formazione cognitiva computerizzati e cambiamenti dello stile di vita. Anche la meditazione e la mindfulness hanno mostrato risultati promettenti. Ad esempio, si ritiene che la meditazione  sia in grado di potenziare una gamma di abilità cognitive, come la chiarezza mentale, la stabilità e la creatività, aumentando nel contempo il tempo di concentrazione.È importante sottolineare che la meditazione è facile da praticare a casa, relativamente economica ed è improbabile che causi effetti collaterali.Diversi studi hanno investigato sugli interventi mentali ed hanno dimostrato alcuni benefici, come una riduzione del "vagabondaggio mentale". Tuttavia, pochi hanno valutato se i benefici della meditazione possono durare per periodi di tempo più lunghi.

Meditazione a lungo termine
Negli ultimi anni, uno studio in corso ha tentato di colmare questa lacuna. Scienziati dell'Università della California, Davis (UC Davis), Centro per la Mente e il Cervello, hanno seguito un gruppo di persone che hanno frequentato un corso di meditazione 7 anni fa. Il loro studio è stato recentemente pubblicato sul Journal of Cognitive Enhancement.
Il "Progetto Shamatha" è stato guidato da Anthony Zanesco, un ricercatore post-dottorato presso l'Università di Miami, FL, che ha iniziato il progetto prima di iniziare il suo dottorato in psicologia alla UC Davis.
Il progetto ha seguito 60 meditatori esperti che hanno partecipato a due ritiri di meditazione presso lo Shambhala Mountain Center a Red Feather Lakes, CO.  I partecipanti sono stati istruiti da uno studioso buddista, insegnante e autore, B. Alan Wallace, del Santa Barbara Institute for Consciousness Studies in California. Durante i ritiri, i partecipanti hanno avuto due sessioni di meditazione di gruppo ogni giorno e, per il resto dei loro giorni, hanno meditato per una media di 6,75 ore aggiuntive.

I benefici della meditazione 
 
I partecipanti sono stati valutati prima, durante e subito dopo il ritiro. Quindi, sono stati seguiti a 6 mesi, 18 mesi e 7 anni. Alla fine dello studio, 40 soggetti erano ancora coinvolti, e tutti quanti riferivano che continuavano ad usare la meditazione  per una media di 1 ora al giorno. Subito dopo il ritiro, i partecipanti sono stati confrontati con un gruppo di controllo che aveva viaggiato a Santa Barbara, ma non faceva parte del corso. I meditatori hanno dimostrato miglioramenti nel benessere psicologico generale, nella loro capacità di far fronte allo stress e nel mantenere alta l'attenzione. Sette anni dopo, i vantaggi sull'attenzione erano ancora presenti in una certa misura, in particolare tra i membri più anziani del gruppo che praticavano la meditazione più spesso. Queste persone non hanno mostrato i livelli attesi di declino in capacità attentiva correlato all'età. 
Gli autori concludono: 

"Questi risultati forniscono prove iniziali, ma provocatorie, che la pratica di meditazione continua può essere associata a una moderazione del declino correlato all'età in componenti attenzionali noti per essere sensibili all'invecchiamento."
Anthony Zanesco 

Poiché i benefici basati sulla meditazione raggiungono il picco  immediatamente dopo i ritiri, Zanesco ritiene che questo potrebbe informarci su quanta influenza può avere la meditazione. Forse il massimo è stato raggiunto in questo intervento relativamente breve.

Precauzioni e potenziali problemi
Sebbene questo sia lo studio più ampio e più lungo del suo genere, sarà necessario un maggior approfondimento. Ci sono infatti alcune altre variabili da considerare. Con i dati attuali, non possiamo ancora concludere definitivamente che la meditazione fosse responsabile dei benefici che sono stati misurati dallo studio. Per esempio, chi  frequenta un ritiro di meditazione e continua a meditare è probabile che abbia altre differenze nello stile di vita, come una dieta più salutare e magari è anche più propenso a leggere libri sulla meditazionee e  la consapevolezza, che potrebbero influire sulle capacità cognitive e sulla visione generale della vita. 

(Fonte: Medical News Today) 

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