Il potere nascosto della noce moscata: potenziare il fegato

Il profumo di noce moscata  evoca immagini di torte e sidro di mele caldo. Ma la spezia è stata usata per anni nella medicina tradizionale cinese per il trattamento di malattie gastrointestinali. Ora un gruppo di ricercatori riporta nel Journal of Proteome Research di ACS uno studio che dimostra come la noce moscata possa essere di aiuto anche per gli altri organi, in particolare il fegato.
Secondo l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite, il mondo consuma annualmente 9.000 tonnellate di noce moscata, seme dell'albero Myristica fragrans, che si trova comunemente in Indonesia, e che è stato usato per trattare l'asma, i dolori reumatici, i mal di denti e le infezioni. 

In laboratorio, i ricercatori hanno dimostrato che la noce moscata può combattere iperlipidemia, iperglicemia, danno ai tessuti cardiaci ed epatotossicità. Ispirati da questi studi, i ricercatori Xiu-Wei Yang, Frank Gonzalez, Fei Li e colleghi sono andati a studiare in che modo la noce moscata previene i danni al fegato ed hanno scoperto un composto specifico presente nella noce che ha un forte effetto protettivo contro il danno epatico.
Naturalmente la spezia va usata nelle piccole dosi che si impiegano in cucina, e per usufruire delle sue proprietà, meglio acquistare la noce e grattugiarla al momento del consumo.


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